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Blade Runner, The director's cut include una scena che non si trova nella versione originale. E' la sequenza di un sogno, il sogno di Deckard di un unicorno. Ora si può dedurre che Gaff sapesse che Deckard aveva sognato un unicorno. Se Gaff sapeva cosa aveva sognato, allora si può desumere che anche Deckard è un replicante e Gaff sa del sogno così come Deckard sa del ragno fuori della finestra di Rachael. La scena dell'unicorno viene presentata così da Scott in una intervista:

Scott: … hai visto la versione [della sceneggiatura] con l'unicorno?
McKenzie: No…
S: penso che l'idea dell'unicorno sia stata una cosa strepitosa.
M: l'implicazione ovvia è che lo stesso Deckard sia un replicante.
S: Certo! Per me è totalmente logico, soprattutto quando stai girando un film noir, puoi andare avanti benissimo con questo tema, e il personaggio centrale potrebbe benissimo essere ciò che sta cercando…
M: hai girato veramente la sequenza nella radura con l'unicorno?
S: Certo. Nel film è stata tagliata e io penso che funzionasse in modo stupendo. Deckard sta seduto e suona il piano piuttosto male perché è ubriaco, e c'è un momento in cui lui diventa assente e parte un po' per la tangente e si va nella scena dell'unicorno che sbuca dalla foresta. Non è una cosa subliminale ma è una scena brevissima. Di nuovo un taglio su Deckard e non c'è nessuna reazione e lui continua con la sua scena. Da qui viene l'idea del personaggio di Gaff con i suoi origami. L'origami dell'unicorno ti dice che Gaff è stato là. Uno dei livelli del film parla di pensieri privati e di ricordi, così com'è che Gaff sa che uno dei pensieri privati di Deckard è stato quello di un unicorno? E' per questo che Deckard scuote la testa a quel modo [fa riferimento a Deckard che annuisce con la testa dopo aver raccolto l'unicorno di carta]
M: ti ha scocciato che non ci fossero più i riferimenti al fatto che Deckard fosse un replicante?
S: l'insinuazione c'è ancora. I francesi l'hanno colta subito. Penso che sia interessante il fatto che lui possa esserlo.

Scott voleva che la scena dell'unicorno fosse nella versione del 1982, ma i produttori bocciarono l'idea perché 'troppo artistica'. (da http://www.intercom.publinet.it/unicorno.htm)

Interpretazioni

Differenze col libro

L'ambientazione

Differenze tra le due versioni

La Director's Cut è uscita nel 1992, 10 anni dopo la versione cinematografica ed apporta alcune differenze abbastanza indicative:

Questione degli occhi

Durante tutto il film si ripetono gli accenni simbolici all'occhio e allo sguardo:

Conclusione

In conclusione, di un’opera cinematografica che ha sempre diviso la critica e l’opinione pubblica dei suoi spettatori per gli interrogativi che suscita, per le scene simboliche che si prestano a più angolature di lettura, per i sentimenti contrastanti suscitati dai suoi protagonisti. E le domande che pone restano senza una risposta definitiva, probabilmente perché la soluzione all’interrogativo "qual è il confine dell’essere umani?" è ancora al di fuori della nostra portata. In ogni caso, è un film che di sicuro va visto almeno tre volte: la prima per goderselo, la seconda per capirlo e la terza per recuperare quello che ci si è perso.

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