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DI COSA DIAVOLO STA PARLANDO? ESERCIZIO MAI FATTO: LASCIA PERDERE
DI COSA DIAVOLO STA PARLANDO? ESERCIZIO OSCURO O MAI FATTO: LASCIA PERDERE
(:include Servizi.DaModificare:)

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2.
Se prima manda il pacchetto e poi attende la risposta di ACK, vorrà dire che al tempo t sta aspettando l'ACK di k-4.
2.
(?) Se prima manda il pacchetto e poi attende la risposta di ACK, vorrà dire che al tempo t sta aspettando l'ACK di k-4.
Considerate un protocollo Go-Back-N caratterizzato da una finestra w=3 e da uno spazio di 10 bit per il numero di sequenza (0-1,023). Supponete che al tempo t il pacchetto atteso abbia numero k., e che il canale NON riordini i messaggi.
Considerate un protocollo Go-Back-N caratterizzato da una finestra w=3 e da uno spazio di 10 bit per il numero di sequenza (0-1023). Supponete che al tempo t il pacchetto atteso abbia numero k, e che il canale NON riordini i messaggi.
WARNING
MANCA LA SOLUZIONE
1.
I possibili numeri di sequenza degli altri pacchetti che fanno parte della finestra dipendono dalla posizione in cui mi trovo. Quindi dato che le possibili finestre potrebbero essere k-2, k-1, k oppure k-1, k, k+1 oppure k, k+1, k+2, i possibili valori sono k-2, k-1, k, k+1, k+2.
2.
Se prima manda il pacchetto e poi attende la risposta di ACK, vorrà dire che al tempo t sta aspettando l'ACK di k-4.
MANCA LA SOLUZIONE
DI COSA DIAVOLO STA PARLANDO? ESERCIZIO MAI FATTO: LASCIA PERDERE
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WARNING
MANCA LA SOLUZIONE
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WARNING
MANCA LA SOLUZIONE
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(:table border=0 width=60% cellpadding=5 cellspacing=0:)
(:cellnr bgcolor=#d9e4f2 align=center:) DESTINAZIONE
(:cell bgcolor=#d9e4f2 align=center:) ROUTER
(:cell bgcolor=#d9e4f2 align=center:) INTERFACCIA
(:cellnr align=center:) 10.0.5.254
(:cell align=center:) ...
(:cell align=center:) A oppure 10.0.5.1
(:cellnr bgcolor=#f5f9fc align=center:) 10.0.6.254
(:cell bgcolor=#f5f9fc align=center:) 10.0.1.254
(:cell bgcolor=#f5f9fc align=center:) B oppure 10.0.1.1
(:cellnr align=center:) 10.0.6.254
(:cell align=center:) 10.0.4.254
(:cell align=center:) C oppure 10.0.4.1
(:cellnr align=center bgcolor=#f5f9fc:) 10.0.6.254
(:cell align=center bgcolor=#f5f9fc:) 10.0.4.3
(:cell align=center bgcolor=#f5f9fc:) C oppure 10.0.4.1
(:tableend:)
Non metto in tabella quello di default (0.0.0.0) perché non si collega ad internet.
Procedo analogamente con le altre sottoreti: dimezzare lo spazio di indirizzamento della sottorete precedente, operativamente significa aggiungere un bit alla subnet mask.
Procedo analogamente con le altre sottoreti: dimezzare lo spazio di indirizzamento della sottorete precedente, si traduce operativamente aggiungendo un bit alla subnet id.
Quindi:
Quindi:\\
D: Maschera di Sottorete: 255.255.224.0 (11111111.11111111.11100000.00000000)
Le Subnet Id saranno:
D: Maschera di Sottorete: 255.255.224.0 (11111111.11111111.11100000.00000000)
Le Subnet Id saranno:\\
D: 198.25.224.0/19
D: 198.25.224.0/19
A: Maschera di Sottorete: 255.255.128.0 (11111111.11111111.10000000.00000000) B: Maschera di Sottorete: 255.255.192.0 (11111111.11111111.11000000.00000000) C: Maschera di Sottorete: 255.255.224.0 (11111111.11111111.11100000.00000000) D: Maschera di Sottorete: 255.255.224.0 (11111111.11111111.11100000.00000000)
A: Maschera di Sottorete: 255.255.128.0 (11111111.11111111.10000000.00000000)
B: Maschera di Sottorete: 255.255.192.0 (11111111.11111111.11000000.00000000)
C: Maschera di Sottorete: 255.255.224.0 (11111111.11111111.11100000.00000000)
D: Maschera di Sottorete: 255.255.224.0 (11111111.11111111.11100000.00000000)
A: 198.25.0.0/17 B: 198.25.128.0/18 C: 198.25.192.0/19 D: 198.25.224.0/19
A: 198.25.0.0/17
B: 198.25.128.0/18
C: 198.25.192.0/19
D: 198.25.224.0/19
Un ISP dispone del blocco di indirizzi 198.25.0.0/16, corrispondente a 65536 (216) indirizzi IP. L:’ISP desidera partizionare il blocco in 2 parti (ciascuna 1/2 dello spazio di indirizzamento) e assegnarne una all’organizzazione A, poi dividere la seconda in altre 2 parti (ciascuna 1/4 dello spazio di indirizzamento) assegnandone una all’organizzazione B, e finalmente suddividere il rimanente quarto in due parti (ciascuna 1/8 dello spazio di indirizzamento) assegnandole rispettivamente all’organizzazione C e all’organizzazione D. Usando la tecnica del VLSM, specificare le maschere di sottorete equivalenti alle varie partizioni.
Un ISP dispone del blocco di indirizzi 198.25.0.0/16, corrispondente a 65536 (216) indirizzi IP. L’ISP desidera partizionare il blocco in 2 parti (ciascuna 1/2 dello spazio di indirizzamento) e assegnarne una all’organizzazione A, poi dividere la seconda in altre 2 parti (ciascuna 1/4 dello spazio di indirizzamento) assegnandone una all’organizzazione B, e finalmente suddividere il rimanente quarto in due parti (ciascuna 1/8 dello spazio di indirizzamento) assegnandole rispettivamente all’organizzazione C e all’organizzazione D. Usando la tecnica del VLSM, specificare le maschere di sottorete equivalenti alle varie partizioni.
...
Con la tecnica di VLSM posso assegnare maschere di sottorete variabili a seconda delle sottoreti stesse, riservando di conseguenza ad ognuna uno spazio di indirizzamento diverso per gli host.
Per dimezzare lo spazio d'indirizzamento del blocco 198.25.0.0/16 e assegnarlo ad A, stabilisco che la maschera di sottorete di A sia: 255.255.128.0 (in binario 11111111.11111111.10000000.00000000) . Ho quindi dedicato il primo bit del terzo byte per individuare A.
Procedo analogamente con le altre sottoreti: dimezzare lo spazio di indirizzamento della sottorete precedente, operativamente significa aggiungere un bit alla subnet mask.
Quindi:
A: Maschera di Sottorete: 255.255.128.0 (11111111.11111111.10000000.00000000) B: Maschera di Sottorete: 255.255.192.0 (11111111.11111111.11000000.00000000) C: Maschera di Sottorete: 255.255.224.0 (11111111.11111111.11100000.00000000) D: Maschera di Sottorete: 255.255.224.0 (11111111.11111111.11100000.00000000)
Le Subnet Id saranno:
A: 198.25.0.0/17 B: 198.25.128.0/18 C: 198.25.192.0/19 D: 198.25.224.0/19
[MANCA FIGURA]

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:: Temi d'esame di Sistemi - 30/1/2007 ::
Esercizio 1
Un ISP dispone del blocco di indirizzi 198.25.0.0/16, corrispondente a 65536 (216) indirizzi IP. L:’ISP desidera partizionare il blocco in 2 parti (ciascuna 1/2 dello spazio di indirizzamento) e assegnarne una all’organizzazione A, poi dividere la seconda in altre 2 parti (ciascuna 1/4 dello spazio di indirizzamento) assegnandone una all’organizzazione B, e finalmente suddividere il rimanente quarto in due parti (ciascuna 1/8 dello spazio di indirizzamento) assegnandole rispettivamente all’organizzazione C e all’organizzazione D. Usando la tecnica del VLSM, specificare le maschere di sottorete equivalenti alle varie partizioni.
SOLUZIONE
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Esercizio 2
Considerate un protocollo Go-Back-N caratterizzato da una finestra w=3 e da uno spazio di 10 bit per il numero di sequenza (0-1,023). Supponete che al tempo t il pacchetto atteso abbia numero k., e che il canale NON riordini i messaggi.
- Quali sono i possibili numeri di sequenza degli altri pacchetti che fanno parte della finestra?
- Quali sono i possibili valori dell’ACK che sta tornando al mittente?
SOLUZIONE
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Esercizio 3
Calcolate i valori del timer di ritrasmissione di TCP (retransmission timeout - RTO)
- Sapendo che RTS= 45 ms, e che gli ACK successivi arrivano con ritardi di 15, 24 e 33 ms. Fate le vostre ipotesi sui valori dei parametri.
- Usando l’algoritmo di Jakobson, che calcola RTO come soma pesata della media e della deviazione standard di RTT. Calcolate la stima di RTO con gli stessi dati dell’esercizio e con i pesi g = 2/3, 3 h = 1/3. Fate tutte le ipotesi necessarie
SOLUZIONE
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Esercizio 4
Considerando la rete in figura, scrivete la tabella d’instradamento relativa al router R1. (I collegamenti rappresentati come più spessi hanno capacità più elevate.
[MANCA FIGURA]
SOLUZIONE
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