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Intelligenza Artificiale

L’A.I. è una delle discipline storicamente più recenti.

Il primo lavoro che viene riconosciuto come appartenente all’A.I. risale al 1943 quando Warren McCulloch e Walter Pitts progettarono una rete di neuroni artificiali (rete neutrale), mostrarono che ogni funzione calcolabile poteva essere calcolata da qualche rete di neuroni connessi e che tutti i connettivi logici potevano essere realizzati attraverso semplici strutture di rete.
L’obiettivo dell’A.I. è quello di realizzare sui calcolatori elettronici programmi che siano intelligenti, cioè procedimenti di elaborazione intelligente dell’informazione.

Alcuni pensieri riguardanti l’intelligenza artificiale:

"Il nuovo sforzo entusiasmante di far pensare i computer... macchine con la mente, in senso completo e letterale" (Haugeland 1985).

"[L'automazione di] attività che associamo al pensare umano, attività come prendere decisioni, risolvere problemi, apprendere..…" (Bellman, 1978).

"Lo studio di facoltà mentali attraverso l'uso di modelli computazionali" (Charniak e McDermott, 1985).

"Lo studio delle computazioni che rendono possibile percepire, ragionare e agire" (Winston, 1992).

"L'arte di creare macchine che eseguono funzioni che richiedono intelligenza se vengono eseguite da persone"

 (Kurzweil, 1990).

"Lo studio di come far fare ai computer delle cose che, attualmente, le persone fanno meglio" (Rich e Knight, 1991).

"Un campo di studio che cerca di spiegare ed emulare un comportamento intelligente in termini di processi computazionali" (Schalkoff, 1990).

"Il ramo dell'informatica che si occupa di automatizzare un comportamento intelligente" (Luger e Stubblefield, 1993).


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