Diritto - Esempi Domande d'Esame
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Se alcune risposte non ti convincono correggile e giustifica tali correzioni.
- X si introduce involontariamente in un sistema protetto, senza averne l'autorizzazione: il fatto, costituisce reato?
- No, secondo l'art.42 del Codice Penale (CP), affinché un reato sia considerato tale, il soggetto lo deve compiere con coscienza e volontà.
- X distrugge volontariamente un documento prodotto da un calcolatore, il quale dovrà essere poi riutilizzato dallo stesso: il fatto, costituisce reato?
- Il fatto, potrebbe ricadere nella fattispecie di un reato di danneggiamento, contemplato nell'art.635-bis CP.
- X vende supporti non contrassegnati dal bollino SIAE, i quali però ne prevedono la presenza: il fatto, costituisce reato?
- Sì, in particolare, il reato ricade nella fattispecie di una violazione dell'art.171-bis sul Diritto d'Autore (DdA).
- X diffonde delle informazioni per accedere ad un calcolatore, in cui il legittimo proprietario, non ha ancora inserito programmi o dati: il fatto, costituisce reato?
- No, non essendovi nessun programma o dato a cui accedere o da danneggiare, il reato non sussiste.
- X per procurarsi un profitto, modifica i dati presenti su un floppy disk, il quale dovrà essere poi riutilizzato tramite un calcolatore: il fatto, costituisce reato?
- Sì, poiché l'azione compiuta da X, consiste nel procurarsi con volontà un profitto, viene a realizzarsi un reato di frode informatica, contemplata nell'art.640-ter CP.
- Se, nel precedente caso, X danneggiasse il calcolatore: il fatto, costituirebbe un reato?
- Sì, ma, in tal caso, il reato ricadrebbe nella fattispecie di reato di danneggiamento di sistema informatico, contemplato nell'art.635-bis CP.
- X accede ad un calcolatore a cui ha diritto di accedere, utilizzando in modo fraudolento, le credenziali di un collega Y: il fatto, costituisce reato?
- Sì, poiché sul PC potrebbero risiedere dei dati di Y a cui X non ha diritto d'accesso. Il reato, quindi, ricade nella fattispecie di accesso abusivo, art.615-ter CP.
- Se, nel precedente caso, fosse Y a fornire le credenziali ad X: il fatto, costituirebbe reato?
- Ovviamente no, poiché Y, fornendo volontariamente le proprie credenziali, acconsente ad X di accedere ad eventuali dati sensibili, presenti sul calcolatore.
- X entra in possesso di una carta prepagata con cui è possibile usufruire del servizio di copisteria: l'uso di tale carta da parte di X, costituisce reato?
- Se, la carta prepagata, prevedesse l'esistenza di un titolare, il fatto, per l'art.12 della Legge197/1991, costituirebbe reato, in caso contrario no.
- X tramite le credenziali di Y, accede ai dati bancari di quest'ultimo, effettuando un bonifico in favore di Z: il fatto costituisce reato?
- Sì, poiché X, per effettuare un bonifico bancario in favore di Z, modifica il normale funzionamento del servizio bancario, il reato che si viene a realizzare è di frode informatica (art.640-ter CP).
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