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 :: Header IPv6 ::

L'IPv6 è la versione 6 dell'IP, progettata per far fronte all'esaurimento dello spazio d'indirizzamento, ai problemi dei router di gestire tabelle di instradamento sempre più grandi e per supportare nuove funzionalità (come la crittazione, la compressione, ecc. finora gestite dai protocolli applicativi). L'header di un pacchetto IPv6 è composto da 40byte.

Tra parentesi quadre la dimensione in bit dei vari campi.

Versione [4] Priorità [8] Etichetta di flusso [20]
Lunghezza del carico [16] Intestazione successiva [8] Limite di Hop [8]
Indirizzo di origine [128]
Indirizzo di destinazione [128]


Versione

Indica la versione del pacchetto (datagramma) IP, quindi la 6.

Priorità

Anche detta "classe di traffico", permette di gestire le code by priority assegnando ad ogni pacchetto una classe di priorità rispetto ad altri pacchetti provenienti dalla stessa sorgente. Viene usata nel controllo della congestione.

Nell' IPv4 tale funzionalità non era nativa, ma ottenibile solo attraverso particolari trucchi.

Etichetta di flusso

Può essere usata dal mittente per etichettare una sequenza di pacchetti come se fossero nello stesso flusso, dove per flusso si intende appunto una sequenza di pacchetti per la quale il mittente desidera un trattamento speciale da parte dei router che lo manipola.

Supporta la gestione del QoS (Quality of Service), consentendo ad esempio di specificare quali etichette abbiano via libero rispetto ad altre.

Al momento, questo campo è ancora in fase sperimentale:
"This aspect of IPv6 is, at the time of writing, still experimental and subject to change as the requirements for flow support in the Internet become clearer." rif

Lunghezza del carico

E' la dimensione del payload, ovvero il numero di byte di tutto ciò che c'è dopo l'header. Da notare che eventuali estensioni dell'header (utili ad esempio per l'instradamento o per la frammentazione) sono considerate payload, e quindi conteggiate nella lunghezza del carico.

Se il suo valore è 0, significa che ho un pacchetto di dimensione massima, anche detto Jumbogram.

Intestazione successiva

Indica quale tipo di intestazione segue l'header di base IPv6. Molto simile al campo protocol dell'header IPv4, del quale usa gli stessi valori.

Limite di Hop

E' il limite di salti consentito, praticamente il time to live dell'header IPv4. Il suo valore viene decrementato di uno ogni volta che il pacchetto passa da un router: quando arriva a zero viene scartato.

Indirizzo di origine

Indica l'indirizzo IP del mittente del pacchetto. Un indirizzo IP è lungo 128 bit, scritte come 8 gruppi di 4 cifre esadecimali.

Indirizzo di destinazione

Indica l'indirizzo IP del destinatario del pacchetto.


Alcune differenze con l'IPv4:

  • non esiste più il campo opzioni (funzioni analoghe sono svolte dalle intestazioni di estensione, da collocare tra l'intestazione di IPv6 e quella del protocollo di trasporto) e quindi l'header ha dimensione fissa;
  • dal momento che la frammentazione nel caso normale è un'eccezione che non deve rallentare il processo dei pacchetti, i campi per la sua gestione sono stati eliminati;
  • è stato tolto anche il campo checksum, essendo calcolato sia a livello superiore (ad esempio in TCP è previsto anche sui campi comuni ad IP) che - spesso - inferiore. L'utilità risiede nella riduzione dei tempi di controllo del pacchetto da parte dei router;
  • il poco usato type of service dell'IPv4 è stato eliminato e alcune sue funzioni sono state recuperate nel nuovo campo etichetta di flusso;
  • ampliamento dello spazio degli indirizzi, da allocare in modo più ordinato, funzionale ed efficiente;
  • esistono tre tipi di indirizzi: unicast (riferiti a una singola interfaccia), multicast (inviano un pacchetto a tutte le interfacce appartenenti un gruppo) ed anycast (nuovo: inviano un pacchetto all'interfaccia più vicina appartenente il gruppo). Il broadcast si realizza tramite multicast.

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