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suoni ambientali

Ascoltare l'ambiente sonoro ci fa scoprire che c'è un'ecologia che riguarda quello che percepiamo. Ascoltare l'ambiente intorno a noi diventa dopo pochi minuti un'esperienza psicologica e filosofica che implica molti temi cari a chi pensa l'informatica: il rapporto tra segnale e disturbo, la costante presenza dell'ascoltatore nel campo dell'ascolto, l'arbitrarietà del senso... In questo manuale minimo, purtroppo, ci limitiamo a quel poco che riguarda la registrazione audio di suoni ambientali per scopi multimediali.

Concetto di Base
Quasi sempre quello che registrate nell'ambiente vi sorprenderà, perchè è interessante come oggetto musicale. In genere i motori a scoppio sono i più noiosi, perchè sono continui (non hanno pause) e coprono i rumori in secondo piano. I suoni del mondo vivente sono in genere molto più ricchi, e quando ci si abitua si possono ascoltare come un concerto.

Erroro Gravi
Più che un errore, è la perdita di un'occasione: limitarsi ai suoni come mero accompagnamento degli eventi che si vedono (una porta che sbatte, una palla che rimbalza, un'auto che frena...) invece che sfruttarli come ambiente psicologico, come narrazione fuori scena, come evocazione psicologica.

Raccomandazione per gli incerti
Registrate ambienti diversi, ad es. artificiali e naturali. Montate i frammenti giocando in modo musicale (con ripetizioni, pause, ritmi...)
Non alzate troppo i volumi in secondo piano, se no si perde la tridimensionalità del suono, che non è data solo dalla stereofonia, ma anche dai livelli di forte e piano che rendono il vicino e il lontano; se alzate tutti i suoni al massimo, credendo di far diventare tutto più vicino, al contrario tutto suonerà sovrapposto e meno ascoltabile, quindi più lontano.


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Teorie e Tecniche Manuale