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Prima di leggere tutto ciò, TIRATE IL FIATO:D Forse sarebbe il caso di mettere qualche paragrafo qua e là, no?:) risposta NO

Azienda, economicità

Secondo il C.C. l'azienda è il complesso di beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'attività di impresa. Dalla dottrina ragioneristica si definisce azienda quell'organizzazione economica e sociale caratterizzata da stabilità e duratura nel tempo. Sono considerate attività economiche la produzione, lo scambio, il consumo e il risparmio.Il principio di economicità indica l'equilibrio economico dell'azienda, cioè svolgere la gestione in modo che il totale dei ricavi conseguiti consenta di remunerare adeguatamente tutti i fattori produttivi di cui l'azienda necessita. Le principali attività economiche della famiglia sono il consumo e il risparmio.Essere in una situazione di equilibrio significa che a parità di risparmio ho una parità di consumo.Se avessi consumo>risparmio, la famiglia non potrebbe avere tutto quello di cui ha bisogno per sopravvivere e dovrebbe chiedere prestiti aumentando il consumo. Se avessi risparmio>consumo, la famiglia avrebbe tutto quello di cui necessita e potrebbe anche avere qualcosa in più.Rapportato alla macroeconomia: quando le famiglie consumano di più del risparmio che hanno ho un drastico calo dei finanziamenti alle imprese.Infatti famiglie ->danno risparmi->banche->concedono prestiti (coi risparmi)->imprese. Se diminuiscono i risparmi diminuiscono i prestiti e ciò rallenta l'espansione dell'attività produttiva, diminuiscono i salari, diminuisce il consumo e via dicendo.Se aumentano i risparmi ci saranno più prestiti ciò in un primo momento sarà un beneficio, poi però aumenterà l'inflazione che farà diminuire il risparimio che ridurrà il consumo e così via. Si ha economicità quando l'istituto è in grado di attrarre risorse sufficienti a remunerare tutte le condizioni di produzione e di consumo utilizzate per svolgere le proprie combinazioni economiche. Per le famiglie è l'appagamento dei bisogni

Leasing Finanziario: Il leasing è un contratto ATIPICO(non disciplinato dal codice civile). Ha 2 aspetti: Aspetto Formale: affitto di beni mobili, immobili o immateriali. Aspetto Sostanziale: è un FINANZIAMENTO (si paga un canone) che compare solo nel CONTO D'ORDINE ( conti di memoria che appaiono sotto la SP di bilancio) Soggetti- società di leasing -società utilizzatrice del bene concesso in leasing-società che produce i beni Utilizzatore del bene in leasing: il bene non lo posso inserire nei beni strumentali perché lo uso, ma non lo possiedo io.Se sono certo che al termine del contratto esercito il riscatto, vuol dire che al termine del contratto diventeremo proprietari, in nota integrativa fin dal 1° esercizio dobbiamo descrivere il bene(ART.2426 C.C.). Al termine del contratto, se effettivamente esercitiamo il diritto di riscatto, inseriamo solo il prezzo(p) di riscatto.

Ammortamento L'ammortamento è la quota di competenza di un bene strumentale, la somma di queste quote costituisce il fondo ammortamento.Ogni azienda ha un Libro dei beni ammortizzabili: un elenco di tutti i beni che vengono ammortizzati. Quindi per ogni bene ci sarà: -descrizione tecnica del bene-costo storico-aliquota di ammortamento Le immobilizzazioni immateriali vengono sottoposte tutte ad ammortamento, mentre quelle materiali solo alcune, ad esempio i terreni non vengono sottoposti ad ammortamento, al massimo si svalutano.Il Periodo di Ammortamento, cioè per quanto tempo il bene deve essere ammortizzato, viene deciso in base a tre aspetti: 1Senescenza(invecchiamento fisico del bene): il bene invecchia perché passa il tempo 2Utilizzo: quanto il bene invecchia tenendo conto l'utilizzo 3Obsolescenza(invecchiamento tecnologico del bene): quanto invecchia il bene rispetto alla concorrenza di altri beni sul mercato Ci sono due approcci per l'inserimento dell'ammortamento nello SP:

- Approccio DIRETTO: porto il fondo ammortamento in diminuzione diretta del bene, quindi il valore viene inserito nell'attivo dello SP con valore negativo. Con questo approccio vengono ammortizzate le immobilizzazioni immateriali, cioè senza un fondo ammortamento.

- Approccio INDIRETTO: il fondo ammortamento viene iscritto nel passivo dello SP .Nel CE, indipendentemente dall'approccio seguito per l'inserimento nello SP, l'ammortamento si inserisce sempre nei costi.


FIFO:
Scelto se i prezzi tendono a salire(inflazione)Il metodo FIFO è uno dei possibili metodi per la valorizzazione delle scorte di magazzino.Consiste nel valorizzare gli scarichi del magazzino a partire dai primi carichi effettuati, ad esempio:Supponiamo che siano state vendute esattamente metà delle merci. Con il metodo FIFO calcoleremo come vendute (e quindi scaricate) le merci acquistate da gennaio a giugno compreso, perché sono le prime in ordine cronologico. Le rimanenti merci in magazzino corrisponderanno alle quantità acquistate e non vendute da luglio a dicembre.In fase di valutazione del magazzino risulta importante scegliere il metodo da utilizzare, poiché i risultati possono variare anche di parecchio (se, ad esempio, vi sono state grosse fluttuazioni nei prezzi delle merci considerate nel corso dell'esercizio).In logistica è in genere logico e razionale utilizzare il metodo FIFO nel flusso logistico, in quanto le prime merci o materie prime arrivate dovranno essere le prime ad essere consumate, per evitarne l'obsolescenza, o addirittura la scadenza (per le merci deperibili); per questo motivo è noto anche con il nome di FEFO (First Ended (o expired), First out). \\ LIFO:
Scelto se i prezzi tendono a scendere.Il metodo LIFO è uno dei diversi possibili impieghi della gestione delle scorte di magazzino. In relazione al tipo di metodo utilizzato per la valorizzazione delle scorte, e ve ne sono molti (LIFO, FIFO, NIFO, medio ponderato progressivo, ecc...), si perviene a risultati di reddito e di valore delle scorte stesse differenti. Con il metodo LIFO infatti, se l' ultima merce acquistata è la prima ad essere venduta, il magazzino tenderà ad essere costituito da merci più remote, ed in una realtà di aumento dei prezzi con il tempo, il reddito sarà più basso: ai ricavi correnti si contrappongono costi recenti, quindi più alti di quelli passati, considerati, ad esempio con il metodo FIFO (First In First Out).Scelto se i prezzi tendono a scendere.


RATEO ATTIVO:
sono variazioni numerarie presunte che misurano ricavi di competenza dell'esercizio considerato la cui manifestazione monetaria è posticipata. Ad esempio possiamo affittare un capannone in nostro possesso in data 1/8/x e riscuotere il canone di 12000 € in data 1/8/x+1. I mesi di competenza vanno da agosto a dicembre perciò i giorni totali sono 183. Applicando la formula ho:12000:365=x:153quindi la quota di competenza di quest'anno è x=6016,64(calcoli a parte). AvviamentoIn caso di trasferimento di azienda l’acquirente subisce un “maggior costo” al momento dell’acquisto, dovuto alla capacità dell’azienda stessa di produrre redditi superiori al minimo richiesto per remunerare il capitale. Un esempio pratico sono i crediti presso banche e fornitori, la qualità della clientela, il volume di affari, la conoscenza del mercato, ecc. Questo maggior costo viene definito determinando il valore totale dell’azienda scontando i redditi futuri attesi, corretti per il rischio. La differenza tra il valore così ottenuto e il valore di bilancio opportunamente rettificato, è da imputare all’avviamento. Anche se non costituisce un bene immateriale a sé stante, l’avviamento è una parte inseparabile dell’organizzazione e può essere iscritto in bilancio nell’attivo dello stato patrimoniale.
Scritture d’assestamento:
Le scritture di assestamento trasformano i valori contabili in valori idonei alladeterminazione del reddito d'esercizio e del patrimonio di funzionamento. Si suddividono in: Scritture di completamento: integrano la contabilità esistente con l'inserimento di vallori che pur essendo di competenza per ragioni di differente natura non erano stati contabilizzati. Esistono infatti: 1Operazioni che scadono a fine periodo non quantificabili in precendenza -> TFR 2)Operazioni il cui importo non è ancora noto e documentato a fine esercizio -> fatture da riceve e emettere 3)Operazioni maturate ma non ancora scadute alla data di chiusura perchè maturano in funzione al tempo -> ratei Scritture di rettifica: rettificano valori già contabilizzati in quanto non completamente di competenza dell'esercizio. Attraverso esse: 1)Si rinviano al futuro costi e ricavi già contabilizzati ma di competenza futura -> rimanenze, risconti 2)Si immettono quote di costi pluriennali di competenza -> ammortamento 3)Si immettono costi presunti relativi a rischi e oneri già esistenti e perdite presunte riguardanti elementi patrimoniali -> fondi per rischi svalutazione creditiScritture di completamento Le scritture di completamento rilevano componenti di reddito, interamente di competenza dell'esercizio, la cui registrazione è differita alla fine del periodo amministrativo perché solo allora ne diventa certo o liquido l'ammontare.


Immobilizzazioni finanziarie:
Le immobilizzazioni finanziarie scaturiscono da impieghi di mezzi finanziari effettuati ad di fuori dell'attività tipica aziendale e destinati a tornare liquidi in tempi medio-lunghi. Sono costituite da azioni o quote di capitale di altre società acquisite al fine di partecipare attivamente allo svolgimento dell'attività di queste ultime (partecipazioni) o da crediti di finanziamento concessi ad altre imprese (finanziamenti a medio-lungo termine ->mutui attivi). Queste immobilizzazioni implicano una riserva di pari importo (buy back) (???) -> Il buy-back (o riacquisto di azioni proprie) è l'operazione di acquisto di azioni proprie da parte di una società per azioni. Spesso operazioni di buyback vengono fatte in seguito all'aquisizione tramite indebitamento personale (leveraged buyout): questo è un modo per far uscire liquidità dall'azienda e per consentire ai nuovi proprietari di ripagare parte del debito.


Break Even Point:
Analisi del Break Even Point determina a quale grado di sfruttamento della capacità produttiva o in corrispondenza a quale volume di vendite o a quale ammontare di fatturato dell'impresa si realizza l'equilibrio economico. Corrisponde al punto di incontro della retta che rappresenta i costi totali (costi fissi + costi variabili) con la retta che rappresenta i ricavi. a sinistra del punto d'equilibrio trovo R<C, l'impresa sarebbe perciò in perdita -a destra del punto d'equilibrio trovo R>C, l'impresa realizzerebbe utili -sopra al punto d'equilibrio il risultato economico è pari a zero L'equazione da usare per trovarlo è RT = CT dove: RT = ricavi totali -> a sua volta dati da: p = prezzo unitario di vendita q = quantità prodotta CT = costi totali -> a sua volta dati da: CF = costi fissi CV = costi variabili (cv *q = costo variabile unitario * quantità prodotta)L'equazione nuova ora diventa: p * q = CF + cv * q ImpresaL'impresa può essere esercitata da una persona fisica e da una persona giuridica.Si parla di impresa individuale quando il soggetto giuridico è una persona fisica che risponde coi propri beni di un'eventuale mancanza dell'impresa. Quindi il rischio economico, nel casodell'impresa individuale, grava interamente sull'imprenditore, che detiene però interamente anche il potere di gestire le attività strategiche e operative.Se l'impresa è esercitata da una persona giuridica assume invece una veste societaria, che può essere di varia natura:1. Società di persone, dove i soci detengono potere giuridico ed economico; per quanto riguarda il rischio economico il patrimonio della società non è perfettamente distinto da quello dei soci per cui i creditori possono rivalersi(se il patrimonio societario è insufficiente) sui beni dei soci.I soci amministrano congiuntamente le attività strategiche e operative.2. Società di capitali, in questo caso i creditori non possono rivalersi sui beni dei soci. Le forme riconosciute sono: SPA, SRL, e Società in accomandita per azioni.


Collaboratore:
I collaboratori dell'imprenditore possono essere autonomi o dipendenti. I collaboratori autonomi possono essere: consulenti, professionisti che offrono attività temporanee(ingegneri, architetti, commercialisti...), ausiliari del commercio(agenti, rappresentanti...).I lavoratori dipendenti possono essere invece: dirigenti, quadri, impiegati, operai... Principi redazione bilancioI principi di redazione del bilancio (articolo 2423 bis del C.C.) sono: Chiarezza: deve essere agevole ad intendersi, comprensibile a tutti, anche da chi non è un esperto di economia; per questi motivi deve essere redatto con obbligo dell'ordine delle voci e valori inseriti nelle voci a loro destinate che non possono essere raggruppate ma possono essere ulteriormente suddivise.Sempre per motivi di chiarezza è vietato il compenso di partite (es compensare debiti con crediti).Verità: credibilità nelle stime e dati per lo più oggettivi (es fatture).Correttezza: seguire le regole di sana, onesta e consapevole amministrazione basata sul principio della prudenza


Esercizio di Bilancio:
Il bilancio d'esercizio è il documento con cui si rappresenta la situazione patrimoniale e finanaziaria dell'impresa ed il risultato economico dell'esercizio. Alla sua redazione devono pervenire tutte le aziende, ma le norme del C.C. si applicano alle sole società di capitali, le altre aziende devono attenersi all'articolo 2426.La sua funzione è quella di collegare la gestione passata con quella futura. Poichè contiene non solo valori relativi a operazioni concluse, ma anche relativi a prospettive, in esso sono presenti dati oggettivi (derivati da fatture emesse e ricevute) e dati che derivano da stime e congetture.Il bilancio si compone di SP, Ce e Nota Integrativa. Va redatto secondo i principo dell'articolo 2423 (chiarezza, rappresentazione veritiera e correttezza) e degli articoli 2424, 2425, 2426.La SP contiene: ATTIVITA': IMMOBILIZZAZIONI : materiali, immateriali, finanziarie ATTIVO CIRCOLANTE : rimanenze (MP,semilavorati,prod finiti...),crediti(v/clienti, diversi etc), disponibilità liquide (banca c/c attivo, denaro in cassa...) RATEI E RISCONTI ATTIVI: variazioni numeriarie che misurano ricavi di competenza dell'esercizio considerato la cui manifestazione monetaria è già avvenuta e si ripartisce su più esercizi(risconti) oppure è posticipata ma una quota è di competenza di questo esercizio(ratei) PASSIVITA': PN : CS, Riserve (legale,statutaria,di rivalutazione...) utile/perdita d'esercizio e portati a nuovo FONDI RISCHI E ONERI : (per trattamenti di quiescenza e obblighi simili, per imposte...) TFR: Trattamento di Fine Rapporto (subordinato) il licenziamento/pensione che percepiscono i lavoratori dipendenti alla fine della prestazione di lavoro DEBITI : (obbligazioni, v/fornitori, tributari, V/inps etc) RATEI E RISCONTI PASSIVI: variazioni numerarie che misurano costi di competenza dell'esercizio considrato la cui manifestazione monetaria è già avvenuta e si ripartisce su più esercizi (risconti) oppure è posticipata ma una quota è di competenza di questo esercizio (ratei)


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