(:title Sistemi Intelligenti - Appunti del 28 Ottobre:)
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:: Sistemi Intelligenti - Appunti del 28 Ottobre ::
Introduciamo altre tipologie di reti neurali degne di nota: le reti di Hopfield e quelle di Kohonen.
Reti di Hopfield
Le due principali caratteristiche di una rete di Hopfieldsono:
- è completamente connessa (ogni neurone è collegato a ognuno degli altri)
- ad ogni "colpo di computazione" l'uscita viene retroazionata a tutti gli altri neuroni della rete
Vediamone lo schema:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b4/Hopfield%27s_net.png
Immagine presa da wikimedia.org (link
Questo tipo di rete ha l'ambizioso obiettivo di modellare la nostra memoria. Vediamo cosa accade in natura: ogni neurone umano vede una piccola porzione di informazione, la elabora e la comunica, così che si possa ricostruire l'informazione globale. Perfetto, questo processo di apprendimento è perfettamente applicabile a una rete di Hopfield, in cui gli stati dei neuroni continuano a cambiare (con annessa ricomputazione della sollecitazione della somma pesata); il processo termina quando le uscite si stabilizzano a una certa configurazione, ovvero quando sono riuscito a cogliere il pattern desiderato. Nota di folklore: il pattern potrebbe rappresentare ad esempio un'immagine, una stringa di testo, eccetera.
La stabilizzazione dell'uscita dipende dalla tecnica di realizzazione dei neuroni, e dalle loro modalità di collegamento. Ad esempio se adottiamo tecniche analogiche potremo cogliere i cambiamenti degli stati nel continuo, mentre in digitale dovremo discretizzare il tempo (con l'ausilio di un clock) per la manifestazione dei risultati. Attenzione però: l'attivazione dei neuroni non avviene contemporaneamente in un unico colpo di clock, ma è sequenziale (viene considerata l'ultima computazione effettuata).
La rete di Hopfield consente di confrontare la configurazione iniziale di una rete (il suo pattern) con quelli già memorizzati: se questi si assomigliano abbastanza, la rete riesce a raggiungere lo stato stabile già noto. In altre parole, la rete è in grado di ricordare un insieme di stati stabili (che rappresentano le informazioni) e di richiamarli a partire da informazioni o parti di esse simili. Viene perciò di fatto realizzata una memoria associativa.
Configurare questo tipo di rete è piuttosto semplice: dato che vogliamo memorizzare un certo numero di pattern, ne facciamo un bell'elenco e glielo diamo in pasto, lasciando che si ricavi da sola i pesi da applicare ai vari collegamenti. Ovviamente ci sono regole un po' più precise, ma noi ce ne freghiamo bellamente.
Reti di Kohonen
..to be continued
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