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:: Appunti caotici ::
Lezione 2
Criteri di valutazione
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Sommario
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Criteri di schedulazione
- utilizzo del processore, ovvero quanto riesco a massimizzarlo
- capacità o frequenza di completamento (throughput), ovvero quanti processi riesco a far eseguire nell'unità di tempo
- tempo impiegato per completare un processo
- tempo d'attesa, ovvero l'intervallo di tempo in cui il processo attende che sia lanciato in esecuzione
- tempo di risposta
Obiettivi di ottimizzazione nella schedulazione
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Metodi di valutazione
- valutazione analitica, attraverso una modellazione deterministica da cui ricaverò con tecniche matematiche le informazioni che mi servono (ad esempio la percentuale di utilizzo del processore o il tempo di completamento dei processi)
- valutazione statistica, che, se non riesco a ricreare un modello deterministico, mi permette di considerare da un punto di vista statistico i valori dei termini di riferimento che mi interessano
- implementazione, se non riesco ad effettuare una valutazione coi sistemi precedenti, schedulo e tanti saluti. Le valutazioni le farò poi sui valori ottenuti
Modellazione deterministica
La modellazione deterministica permette di descrivere il funzionamento del sistema in termini analitici.
Le caratteristiche, da un punto di vista logico, sono:
- semplicità
- velocità
- precisione
Per valutare un particolare carico di lavoro predeterminato bisogna utilizzare dati esatti, senza nessuna approssimazione. Piccoli errori sui dati potrebbero ripercuotersi pesantemente nella valutazione delle cifre di riferimento del problema analitico (tutte cose simpatiche che costellano il gaio corso di analisi numerica).
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Modelli a reti di code (1)
Sono di tipo probabilistico, quindi con una certa incertezza intrinseca nei dati di riferimento.
Il sistema è rappresentato da una rete di code di attese dei processi, ognuna delle quali rappresenta un servizio erogato da un servitore. Le transazioni tra le code rappresentano i flussi di richieste.
Bisogna stimare in particolare il tempo di attesa dei processi e la frequenza di gestione della coda, per poi applicarlo al modello della gestione delle code per trarne le opportune valutazioni.
Modelli a reti di code (2)
Nell'analisi delle reti di code, per specificare le caratteristiche di ogni servizio (come frequenza di arrivo delle richieste o tempo di servizio) si utilizzano delle tecniche di rilevazione assolutamente standard.
Bisogna tener conto che le semplificazioni, pur essendo necessarie, hanno un impatto sulla valutazione: non è detto che le stime così ottenute coincidano esattamente con la situazione reale. Come posso allora verificare il loro grado di attendibilità? Semplice: con una simulazione!
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Simulazione
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Implementazione
L'idea alla base di questo metodo è la seguente: realizzo il sistema, vedo come butta e traggo le opportune valutazioni nella realizzazione reale.
Alcune caratteristiche:
- soluzione molto onerosa, dal momento che devo realizzare tutto il sistema
- richiede la cooperazione degli utenti, che devono essere pazienti dato che non so ancora se lo schedulatore è ottimale
- raccolta automatica delle caratteristiche del carico di lavoro usando strumenti interni al sistema operativo per rilevare come questo si comporta
- adattabilità dinamica della schedulazione, se infatti cambiamo i parametri e (al limite) strategia possiamo migliorare la schedulazione stessa
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