:: 1408 La Stanzetta ::
Numero Ciccioso
1408
Per essere una stanza era una fra le più sofisticate e piene di comfort dell’intero Hotel Dolphin di New York. Bastò che una sequela di minorati mentali venisse a morire perché le sue fortune finissero. Meglio dire che potenziali depravati e teppisti avevano contaminato le lenzuola di seta purissima con fluidi corporei, schifezze varie, avevano intasato il celestiale cesso con mostruosità di ogni genere, ma gli sforzi fatti non bastarono a salvaguardarne la fama di regina indiscussa delle suite.
Perché in effetti come se non bastasse le anime di masochisti suicidi le vagavano ancora dentro ripetendo le pallose scene di morte all’infinito. Nauseata, la povera cara vecchia stanzetta non poté tentare in nessun modo di riscattare il merito quadri lustrale di onorato servizio all’Hotel, no perché adesso un ignobile scrittore delle fogne letterarie americane si era messo in testa di studiarla per scriverci un nuovo best seller. La stanzetta in fondo dopo tanta noia voleva solo divertirsi. Quando vide che il tizio girava con un registratore pensò fosse in vena di canzoni e stesse facendo un provino per stanze maledette e lo accontentò subito con un po’ di swing radiofonico gratuito…
Il tizio impazzisce e comincia a guardarsi intorno, cercando un’uscita. Eh, no, non va bene la stanza deve dare il meglio di sé in termini di ospitalità e quando lo scrittore sofferente di vertigini cerca di fuggire dalla finestra ed entrare nell’altra stanza si trova metri di muratura e calce fresca…missione compiuta!
Il tizio ritorna e la stanza, che gentile, manda un’anima sul posto a dargli una mano per rientrare e lui ingrato si mette a sclerare perché la tipa è simile ad un ologramma verde azzurro! Oh nessuno è perfetto!
Lo scribacchino ritenta dai condotti dell’aria, e nei condotti gioca al “labirinto del fauno” con una creatura! Lui sembra non divertirsi, la creatura ci rimane male e si sbriciola. Non è giusto!
Alla stanza girano un po’, ma siccome ha uno spirito molto natalizio fa nevicare…è proprio piena di comfort. C’è un problema: il tizio ha freddo. Oh, ma che difficile. Allora data la sua camicia Hawaiana non può che accontentarlo e fa venire giù l’acqua, ma neanche tanta…una pozzangherina, giusto per rinfrescarsi un po’, ma al tizio non va bene nemmeno quello, pazzesco. E cosa fa lui?? Si mette a sognare l’ex moglie, ma non è possibile.
La stanza si sente tradita proprio quando ha trovato l’uomo della sua vita!! Quando il tizio ritorna in sé la stanzetta si fa trovare affranta e in pezzi e usa la figlia defunta dello scrittore forse per ricordargli che ha un cuore e che non può abbandonarla, ma lui NO, sbriciola anche la figlia!
E dopo tanto amore, servizio completo, fedeltà assoluta al cliente, il temporaneo inquilino con un accesso da piromane le da fuoco. La stanza muore disperata, in fiamme! E lui l’assassino viene salvato dai pompieri!!Ma è giusto da stanza e da donna lasciargli un pegno d’amore.
<<Caro? Visto dov’è il registratore?Mi sa che funziona ancora>>
EvilSide