:: Breve guida a NetBeans ::
Perché?
Perché magari a qualcuno serve! Io preferisco NetBeans ad Eclipse, e quindi lo suggerisco a chi voglia un'IDE per JAVA. Eclipse fa anche altre cose, certo, ma non nutro interesse per esse!:) NetBeans ha tutto quello che mi serve per programmare in Java, ed è un po' più leggero di quel mostro disumano che è Eclipse. Tutto questo, IMHO!
Installazione
Per prima cosa, non lo so!:) Ok, intendo dire, scaricatevelo dal sito nella versione per il vostro sistema operativo.
Per poter compilare un programma Java in Windows serve avere installata sul sistema operativo la JDK scaricabile dal sito della Sun a questo indirizzo. Non è sufficiente avere la JRE.
Sotto Linux in teoria non c'è bisogno perché è già inclusa nel sistema.
Inoltre, in Windows, bisogna andare in PannelloDiControllo-->Sistema-->Avanzate-->VariabiliAmbiente. Nella finestrella che si apre premendo NEW appariranno due campi: in nome variabile inserite PATH, mentre in valore variabile inserite l'indirizzo della cartella nella quale è installata la JDK, di solito è C:\Programmi\Java\jdk1.6.0_02\bin. (dipende dalla versione che avete)
Se avete ancora qualche problema in fase di compilazione create un'altra variabile d'ambiente: in nome variabile inserite classpath e in valore variabile inserite un semplice punto.
Per quanto riguarda Linux, è possibile installarlo direttamente nella home dell'utente, senza stare a scomodare il root. È quello che ho fatto. Anche se Eclpise tira via 100 mega e NetBeans il doppio, NetBeans da me funziona più sciolto, e inoltre ha già integrato l'editor di GUI, cosa che per Eclipse è un plugin. Per questo l'ho tenuto.
Inoltre, NetBeans è della Sun, Eclipse viene da IBM, potete anche farne una questione politica!:)
Creare un progetto
Non è difficile, e nemmeno controintuitivo: File -> New Project.
A questo punto occorre scegliere che tipo di progetto creare. Per la maggior parte delle cose va bene una Java Application della categoria General.
Il passo successivo è dare il nome al progetto. In fase di installazione di NetBeans, ho stabilito quale dovrebe essere la directory principale per tutti i progetti. Il nome del progetto determinerà il nome della cartella che conterrà i suoi files, e questa cartella verrà creata a partire dall'indirizzo principale di tutti i progetti.
Ci sono due checkbox: Set as Main Project e Create Main Class.
Set as Main Project serve semplicemente per impostare questo progetto come correntemente attivo.
Create Main Class è più interessante: se selezionato, mi crea automaticamente una classe Java nel suo bel file con il suo bel public static void main (String[] args)
, e lo imposta automaticamente come punto d'inizio della nostra applicazione.
Gestire un progetto
È buona prassi avere un file Java per ogni classe. Questo per un motivo preciso: ogni singola classe viene comunque compilata in un suo singolo file del tipo nomeclasse.class. Quindi è bello avere corrispondenza biunivoca tra file sorgente e file compilati.
Per la maggior parte delle applicazioni sarà quindi sufficiente un file solo, ma se appena il nostro progetto cresce, occorre avere files diversi.
Se nell'ultimo passo della creazione del progetto abbiamo selezionato Create Main Class, NetBeans ci avrà già creato un Source Package col nome del nostro progetto, e un bella classe Main col metodo 'public static void main (String[] args)''.
Per aggiungere un file sorgente, possiamo cliccare col pulsante destro sul nostro Source Package e selezionare New -> Java Class. Gli diamo il nome e via.
NOTA: cliccando sul destro su qualsiasi altro elemento del progetto, oppure scegliendo New File dal menu File, la procedura da seguire è la stessa ma con una differenza: non viene impostato automaticamente il Source Package, come invece accade facendo come spiegato qui sopra. Java preferisce che i sorgenti finiscano nel loro Source Package, invece di rimanere, per così dire, nei sorgenti generali dell'applicazione. In questo modo ci guadagna la modularità.
Eseguire un'applicazione
C'è un bel pulsante verde che sembra un Play dello stereo, in alto: si clicca e l'applicazione parte. L'eventuale output della console comparirà in un'apposita finestrella in basso.
In basso appariranno anche gli errori che Java troverà in fase di compilazione, sottoforma di utili link al vostro sorgente.
In generale, tuttavia, ci sono diversi errori che vengono trovati automaticamente in fase di digitazione e che vengono sottolineati con una linea rossa ondulata, e soffermandocisi sopra col mouse appare un tooltip che ci spiega la lamentela.
Un'altra bella cosa è che per le classi note esiste la modalità di autoestensione: già digitando classe.
NetBeans ci fa saltar fuori una bella lista di tutti i metodi disponibili, con anche la loro documentazione JavaDOC.
Debug
Il Debug avviene come in tutti i debugger: si impostano dei Breakpoint cliccando sulla fascia grigia a immediatamente a sinistra della finestra del codice, all'altezza della riga presso cui volete fermare il programma.
Non occorre impostare nessun Watch di nessuna variabile, perché vengono generati automaticamente.
Step Into e Step Out funzionano come al solito.
Distribuire un'applicazione
Ogni volta che si esegue un progetto, viene creato un file NomeProgetto.jar nella sottocartella dist del vostro progetto. Quel JAR è pronto per essere distribuito, non dovete far altro.
Se invece volete distribuire i sorgenti, fate un bel Clean Project dal menu che appare cliccando col pulsante destro sul nome del progetto, e zippate l'intera cartella del progetto. Potrà essere aperto anche da altre applicazioni, perché la gestione della compilazione si basa su Ant, uno strumento usatissimo per gestire appunto i progetti Java.
Programmazione