:: TO - Torino ::
Destinazione
Torino, provincia del Piemonte.
Come arrivare
Ecco l'itinerario di Google Maps.
Storia
Conosciamo un pò tutti la storia di Torino: capitale del Ducato di Savoia dal 1563, del Regno di Sardegna dal 1720, e quindi prima capitale d'Italia dal 1861 al 1865, è uno dei maggiori centri universitari, culturali, turistici e scientifici del Paese. E' anche uno dei vertici della magia nera per i numerosi enigmi che Giacobbo ci ha fatto conoscere. Lode a Giacobbo!
Visitare la città
Museo egizio
Tappa obbligatoria per chi visita Torino. Il museo è il più grande d'Italia (non ricordo se anche d'Europa) e presenta molti reperti in ottimo stato di conservazione. Inoltre è stato trasportato pezzo per pezzo e rimontato un piccolo tempio egizio. Ha subito vari danni ma alcuni geroglifici incisi sono ancora visibili.
La sala delle statue è spettacolare e il suo allestimento è stato curato da un famoso scenografo hollywoodiano.
Se siete al di sotto dei 25 anni avete uno sconto. Se riuscite a prendere il gioco di carte del museo me lo fate vedere poi? Link del sito del Museo
Chiesa di San Lorenzo
E' stata voluta da un Savoia per festeggiare una battaglia tenuta il giorno di San Lorenzo, 10 agosto. Ci hanno messo 400 anni circa per costruirla ma ne è valsa la pena. Per accedere alla chiesa non esiste una facciata ma un'entrata a cui si accede a una cappella con la tomba del Savoia vincitore da un lato e una scala santa che porta a una deposizione di Gesù dall'altra. Si dice che chi fa la scala in ginocchio riceverà una grazia.
E' opera di Guarino Guarini, celebre artista, architetto e teologo italiano che amava usare i calcoli matematici per realizzare le sue opere. La struttura della cupola infatti è retta da un complicato sistema di scaricamento delle forze su due serie di colonne e colonnine. Proprio la cupola è la parte interessante: le finestre e i lucernari disposti in modo circolare formano delle specie di mascheroni grotteschi e più la luce del giorno si fa bassa e più sono inquietanti.
Altro particolare. Dal centro della chiesa (dove è inscritta una stella a 8 punte) durante il solstizio d'inverno la luce filtra da due fessure sopra gli altari e vanno a creare un fascio di luce che illumina l'altare stesso. Quello davanti sul lago sinistro viene illuminato verso le 11, quello dietro sul lato destro verso il tramonto. Stessa cosa succede per gli altri due altari opposti durante il solstizio d'estate. Dove passa il fascio di luce inoltre viene illuminato un medaglione con il volto di Dio.
Da andare a visitare, è proprio di fianco a Palazzo reale, inoltre c'è un gruppo di volontari che in certi periodi dell'anno raccontano bene la storia.
Palazzo reale
E' veramente gigante. Stanze sfarzose come alla reggia di Racconigi ma il giro mi è sembrato meno lungo. Curiosa la scala cosiddetta delle forbici: è stato sfidato l'architetto a costruirla in modo che sembrasse reggersi da sola, lui ce l'ha fatta e ha messo questo stemma per segnalare che alle malelingue che lo volevano fallace avrebbe tagliato la lingua.
Duomo di Torino
Bello e largo. Molto largo. C'è il famoso altare della Sindone che però è chiusa in una teca per evitare che succedano altri danni oltre ai 3 incendi già avvenuti che l'hanno danneggiata o quasi.
Mole
Non siamo riusciti a visitarla perchè era troppo tardi. Ma deve essere davvero bella!
Dormire
Ci siamo fermati a dormire in un albergo vicino alla stazione chiamato Hotel Tomato. Ha aperto da Dicembre 2011, quindi quando siamo andati noi era ancora in fase di sistemazione, però l'abbiamo trovato accogliente. Le camere erano un incrocio di antico e moderno con le porte e gli appendini in legno ma lampade dell'IKEA. Per la colazione erano convenzionati con un bar lì vicino. Lascio il link dell'hotel: HOTEL TOMATO
Mangiare
Un posto dove si spendeva poco e si mangiava molto era una specie di catena di pizzerie che ho trovato finora solo a Torino ma di cui adesso mi sfugge il nome...forse Dario si ricorda!
Inoltre nel quartiere dove eravamo noi c'era una panetteria che ci ha rifornito il cenone del 31. L'unico negozio italiano dei dintorni. Eravamo attorniati da kebab, messicani, argentini, cinesi e varie, c'era solo l'imbarazzo della scelta per mangiare!
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Mancano
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